Si è svolto a Mestre al nuovo polo scientifico e tecnologico di Ca’ Foscari l’incontro promosso dalla Fondazione Brusutti con la collaborazione, oltre che dell’università veneziana, della Cei (Conferenza Episcopale italiana), della Provincia di Venezia e della Fondazione Santa Maria delle Grazie, dal titolo “Quale Futuro? Ricominciamo dall’etica”.
In apertura è intervenuta con una relazione la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto. Hanno partecipato anche il presidente della fondazione Marco Eugenio Brusutti, il direttore del dipartimento di filosofia dell’ateneo Luigi Perissinotto, il procuratore della Repubblica al Tribunale di Venezia Carlo Nordio, il procuratore generale della Corte dei Conti Diana Calaciura Traìna, il prefetto di Verona Perla Stancari, e l’arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi.
La presidente Zaccariotto ha dichiarato: «Il tema dell’etica è universale, ma oggi torna in modo preponderante d’attualità, dopo lo tsunami che ha investito il nostro territorio. Riguarda il nostro modo di vivere assieme, non solo in termini di qualità delle relazioni umane, e del nostro modo di fare politica. Significa molto semplicemente il rispetto delle regole da parte di tutti, e pensando alle aree di competenza dell’ente Provincia che rappresento, significa cose molto concrete come il lavoro, l’ambiente, l’edilizia scolastica, il trasporto, la viabilità. Perché considero violazione dell’etica il commercio abusivo, la gestione illecita dei rifiuti che noi sanzioniamo, un’edilizia scolastica non a norma e non funzionale, una gara e un appalto non trasparente; e ritengo anche non etico, non sano, un livello di disoccupazione giovanile che nel nostro territorio si aggira attorno al 30 per cento. Per ottenere una vera svolta, verso la condivisione e il trasferimento di esperienze positive e di comportamenti virtuosi, occorre incidere sulla cultura e sull’educazione, occorre ripartire dai nostri giovani, perché siano le sentinelle del rispetto delle regole da parte di tutti».