Nella parrocchia “Madonna della Salute” di Marghera-Catene la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha partecipato con l’assessore provinciale alla polizia provinciale e protezione civile Giuseppe Canali, l’assessore all’Istruzione e al Personale Claudio Tessari, al Bilancio Elisa Vigolo, ai consiglieri Loredana Serafini Amato e Lionello Pellizzer, al presidente della Municipalità di Marghera Flavio Dal Corso e al comandante dei Vigili del Fuoco Loris Munari, alla festa di San Sebastiano organizzata dalla Polizia provinciale di Venezia, con la partecipazione di una folta rappresentanza delle Polizie provinciali del Veneto. Nella chiesa parrocchiale il Patriarca di Venezia monsignor Francesco Moraglia ha celebrato la Messa concelebrata con il vicario episcopale don Dino Pistolato e il parroco don Lio Gasparotto.
Quindi nell’auditorium adiacente è seguito un momento celebrativo con interventi di Alessio Bui, comandante della Polizia provinciale di Venezia; Anna Maggio, comandante della Polizia provinciale di Verona e di Gianmaria Sommavilla, Comandante della Polizia provinciale di Belluno. Sono quindi intervenuti con un saluto, oltre alla presidente Zaccariotto, il presidente del Consiglio comunale di Venezia Domenico Ticozzi, l’assessore regionale alla Polizia locale Massimo Giorgetti, il Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, il comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato Daniele Zovi. Tra le autorità presenti il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, il questore Vincenzo Roca, il comandante della guardia di Finanza generale Marcello Ravaioli, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri colonnello Nicola Massimo Masciulli, il comandante della polizia municipale di Venezia Luciano Marini, oltre a numerosi amministratori delle Province venete.
Presidente Francesca Zaccariotto: «Oltre alla ricorrenza legata al santo patrono, questa giornata ci ha consentito di fare un bilancio in merito al contributo della polizia provinciale alle comunità locali. Oggi i nostri agenti costituiscono a 360 gradi una vera e propria forza d’intervento a servizio del territorio, un insieme di competenze e professionalità da non disperdere. Con questo non intendo dire che prima svolgevano un ruolo da comprimari rispetto ai loro colleghi, fossero essi la polizia di Stato, i Carabinieri o altre polizie locali. Ma dal luglio del 2009, anno dell’avvio di questa amministrazione provinciale, la nostra polizia ha interpretato un ruolo più ampio, più articolato e complesso, testimoniato dalla sua forte presenza sul territorio e dai numerosi riconoscimenti e richieste di intervento da parte dei sindaci e degli operatori economici.
Una forza compatta a servizio della sicurezza e dell’ordine pubblico, che in questi quattro anni e mezzo ha realizzato innumerevoli operazioni a servizio dei cittadini, degli utenti della strada, dei giovani, a favore della tutela dell’ambiente, del paesaggio, della flora e della fauna nei nostri boschi. E se in passato sembrava dedita soprattutto a quest’ultima attività del controllo dei boschi e dei fiumi, e alle operazioni sanzionatorie per illeciti in materia ambientale, oggi i nostri agenti sono ovunque; li troviamo lungo le strade provinciali, li vediamo attivi lungo le spiagge del nostro litorale nella stagione estiva impegnati in azioni di contrasto al commercio abusivo, e di fronte alle scuole, quale deterrente alla presenza di malintenzionati, spacciatori o altri malfattori. Nel 2009 fui denunciata per aver voluto ampliare il ruolo dei nostri agenti e aver spinto perché lavorassero in sinergia con le altre forze dell’ordine, ma oggi ne vediamo i risultati positivi, e con soddisfazione oggi la nostra polizia provinciale partecipa a pieno titolo al tavolo della Prefettura per l’ordine e la sicurezza. Non so ancora quale sarà il futuro della Provincia, e vorrei che la politica oggi riuscisse a dare risposte certe sul futuro della polizia provinciale e del personale in generale, ma sicuramente costituiscono un patrimonio di competenze da salvaguardare».
Assessore Giuseppe Canali: «Ciò che è emerso da questa giornata, al di là del futuro incerto delle Province e quindi anche della Polizia provinciale, è che tutti abbiamo apprezzato la grande professionalità degli agenti di tutto il Veneto. Ognuno ha le proprie specificità, soprattutto dal punto di vista ambientale, e le sviluppa in contesti diversi; per esempio nelle spiagge e nelle lagune per la Polizia provinciale di Venezia, nelle montagne e nei boschi per quella di Belluno. Questo è il Veneto, e queste sono risorse e professionalità preziose che vanno tutelate e non disperse».
Partendo dalla figura del patrono san Sebastiano, parole di apprezzamento per la Polizia provinciale sono state espresse nell’omelia dal Patriarca monsignor Francesco Moraglia: «San Sebastiano fu un uomo che si fece carico delle situazioni di bisogno e fu vicino ai più deboli, ai carcerati, ai bisognosi, non togliendo nulla al proprio ruolo istituzionale. Egli quindi ci indica la strada: l’uomo in divisa, che spesso è associato alla repressione dell’illecito, deve essere cittadino tra i cittadini, un compito non facile da proporre con equilibrio, comprensione, forza e giustizia. San Sebastiano, uomo delle istituzioni e del diritto, ci fornisce un esempio di grande umanità. Grazie alla Polizia provinciale per quanto fa ogni giorno per la società e per tutto il territorio, grazie alla presidente Zaccariotto per questa occasione di confronto».
Al termine si è svolta una breve cerimonia di consegna di attestati al merito ad alcuni agenti delle Polizie provinciali di Venezia, Vicenza, Padova e Verona, che si sono distinti per operazioni di antibracconaggio, sequestro rifiuti pericolosi, armi, sostanze stupefacenti, allevamenti illegali di cinghiali e falsi documentali. Un riconoscimento è inoltre stato consegnato ad alcuni agenti della Polizia provinciale di Venezia con oltre quindici anni di attività. Gli agenti della Polizia provinciale di Venezia premiati con 16 anni di attività sono stati: Girolamo Antonini, Marco Ballan, Gianluca Bettinelli, Mario Cappelletto, Patrizia Coianiz, Alessandro Marin, Arnaldo Sandri, Mauro Sartori; con 20 anni di attività Luigi Ceccherelli; 21 Attilio Bardella; 28 Antonio Lunardelli; 31 Tiziano Giacomin, Ariano Patron, Giuliano Vecchiato; 32 Mario Fontanel, Alberto Toffanello; 33 Enzo Sgorlon; 34 Renato Anoè, Davide Ravagnan, Giampietro Rizzo, 35 Mauro Granzotto.