Venerdì 24 gennaio in auditorium della Provincia a Mestre l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia ha partecipato ad un incontro tra Provincia, Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto) e Comuni veneziani, in vista dell'approvazione del programma annuale di attività del Dipartimento provinciale di Venezia, per l'anno 2014.
L’incontro ha avuto lo scopo di raccogliere dalle amministrazioni comunali alcune indicazioni su criticità e priorità da affrontare nel programma 2014. Per l’occasione i partecipanti si sono confrontati sul livello quantitativo e qualitativo dei servizi attesi da Arpav nel corso di quest’anno, per discutere le strategie di collaborazione in campo ambientale e per raccogliere consigli e critiche, utili contributi al miglioramento dei servizi erogati dall'Agenzia.
All’incontro sono intervenuti oltre all’assessore Paolo Dalla Vecchia, il vicedirettore amministrativo di Arpav Giuseppe Olivi, il direttore del dipartimento di Venezia Renzo Biancotto. Presenti il dirigente del servizio di controllo ambientale del dipartimento Arpav di Venezia Mirco Zambon e la dirigente del servizio Stato dell’ambiente Luisa Vianello. Per la Provincia il dirigente del settore Ambiente Massimo Gattolin.
Assessore Paolo Dalla Vecchia: «La Provincia di Venezia in questi ultimi anni grazie alla Giunta Zaccariotto ha promosso sulle tematiche ambientali numerosi incontri a livello mandamentale che hanno coinvolto le zone del Veneto orientale, della Riviera del Brenta, del Miranese, dell’area di Chioggia e Cona, oltre al comune di Venezia. Sono state iniziative utili per far conoscere i compiti dell’Arpav e per capire le esigenze di prossimità degli amministratori locali. Questa riunione ha fatto il punto sulle azioni avviate e ha fatto sintesi sul ruolo di coordinamento della Provincia. Abbiamo proposto atti di indirizzo e linee guida. Ricordo in proposito l’attività di prevenzione promossa sul territorio con il sostegno di Arpav e l’importante ruolo dei protocolli per la difesa ambientale che abbiamo sottoscritto con le forze dell’ordine sotto l’alto patronato della Procura di Venezia. I protocolli sono stati avviati con il Nucleo operativo dei Carabinieri, il Corpo forestale dello Stato, le Capitanerie di Porto di Venezia e Chioggia, la Polizia ferroviaria, la Polizia stradale, e prossimamente anche con la Guardia di Finanza. Grazie a questi protocolli i proventi delle sanzioni amministrative recuperate con attività investigative, di prevenzione e repressione sui crimini ambientali, sono destinati alle singole forze dell’ordine per l’acquisto di mezzi necessari alle azioni svolte. Ricordo infine l’attività meritoria condotta dagli uffici del servizio provinciale per l’Ambiente che è stata riconosciuta ufficialmente a livello nazionale con l’assegnazione di Legambiente nell’agosto 2013 del Premio “Ambiente e legalità”».
Direttore del dipartimento Arpav di Venezia Renzo Biancotto: «L’incontro di oggi è stato utile per focalizzare le esigenze del territorio ed inserirle nella pianificazione di quest’anno. Su 44 Comuni sono stati 26 quelli che ci hanno segnalato le maggiori criticità nel proprio territorio. In particolare le richieste più pressanti riguardano la tematica del rumore, sia per quanto riguarda le attività produttive, locali e da infrastrutture. Altre criticità riguardano la qualità dell’aria, gli odori nelle zone industriali, i campi elettromagnetici, le bonifiche. Oggi possiamo affermare che in certi casi la situazione è migliore di quindici anni fa soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria e dei corsi d’acqua, grazie anche alle azioni intraprese. Resistono però le problematiche legate all’aspetto antropico, cioè alla presenza dell’uomo nelle attività e nelle infrastrutture. Da quest’anno grazie ad una convenzione regionale possiamo contare sulla collaborazione continua dei Vigili del fuoco: chiamando il 115 si possono segnalare incendi, sversamenti e quant’altro: in questo modo riusciamo immediatamente ad attivare la squadra operativa di Arpav. Siamo convinti che sia indispensabile continuare la collaborazione tra Provincia, Regione e Comuni che ci permette di offrire una razionalizzazione del lavoro, di trovare risposte comuni in modo coordinato e condiviso».