In riferimento a quanto pubblicato in questi giorni sulla stampa locale sul servizio per gli alunni non udenti, si desidera precisare quanto segue.
La Provincia di Venezia garantisce l’erogazione del Servizio di assistenza scolastica integrativa, in base a quanto stabilito dalla Legge Regionale 13 aprile 2001, n. 11, art. 131, che assegna alle Province la competenza per gli interventi sociali relativi ai non vedenti e agli audiolesi.
Attraverso questo servizio gratuito per l’utente, si è in grado di supportare nelle attività scolastiche ed educative i bambini/ragazzi con disabilità sensoriale, sia a domicilio che in ambito scolastico, mediante l’affiancamento di operatori qualificati che intervengono con le modalità più adeguate concordate e condivise caso per caso con famiglia, scuola e servizi.
La gestione del personale a partire dall’anno scolastico 2003-2004 è stata affidata ad un gestore esterno, sempre mediante l’espletamento di gare d’appalto europee: l’attuale appalto aggiudicato nel 2012 garantirà il servizio, così come stabilito nel contratto, fino al 31.08.2015.
Il problema non riguarda un singolo utente ed un unico operatore: per il territorio della provincia di Venezia interessa 183 famiglie che per l’anno scolastico in corso hanno fatto richiesta di usufruire di questo servizio per il loro figli e coinvolge 120 operatori dipendenti di una cooperativa.
La legge 7 aprile 2014, n. 56 di costituzione delle Città metropolitane non ricomprende espressamente questo tipo di competenze sociali tra quelle fondamentali dell’ente di area vasta: è stato disposto che le Regioni provvedano al riordino delle competenze non fondamentali.
Nell’attesa che la Regione Veneto intervenga a definire a chi spetti la titolarità delle funzioni e dei servizi rivolti ai disabili sensoriali, la Provincia di Venezia, al fine di assicurare la continuità del servizio di assistenza scolastica integrativa, intende accompagnare tutti i passaggi di questa fase di transizione, per garantire i diritti dei bambini/ragazzi con disabilità sensoriale, così come quelli degli operatori impiegati nel servizio.
La Provincia di Venezia pertanto assicura e ribadisce che il servizio non è a rischio e che in attesa dell’intervento di riordino, farà tutto quanto in suo potere per evitare disagi agli utenti.