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Gino Luzzatto, Presidente della Querini Stampalia (1950-1964). Giovedì 29 gennaio 2015, ore 17.30

Notizie dal territorio
22 Gennaio 2015
Gino Luzzatto Presidente della Querini Stampalia

Nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria 2015, la Fondazione Querini Stampalia di Venezia ricorda Gino Luzzatto a cinquant'anni dalla scomparsa.

Storico dell'economia, amministratore, partecipe attivo della Comunità Ebraica, protagonista della Resistenza e Presidente della Querini Stampalia dal 1950 al 1964, Gino Luzzatto fu figura determinante nel rinnovamento gestionale, architettonico e culturale di questa istituzione.

Giovedì 29 gennaio, alle ore 17.30, ne tracceranno un profilo Marino Cortese, Presidente della Fondazione Querini Stampalia; Paolo Gnignati, Presidente della Comunità Ebraica di Venezia e Giovanni Toniolo, LUISS Roma.

 

Nell' occasione sarà presentato il volume Gino Luzzatto, Presidente della Querini Stampalia(1950-1964), Venezia 2015, che la Fondazione ha deciso di pubblicare riproponendo il saggio di Giannantonio Paladini In casa Querini Stampalia: un'amministrazione esemplare contenuto nel noto volume Gino Luzzatto (1878 – 1964) del 1987, accompagnato da un breve saggio di Barbara Colli sulla figura di questo importante Presidente della Fondazione e intellettuale veneziano.

 

Gino Luzzatto (Padova 1878 - Venezia 1964), storico dell'economia, docente in vari atenei italiani, dovette interrompere l'insegnamento a causa delle leggi razziali (1938). Studioso del Medioevo, ha poi ampliato il raggio delle sue ricerche, contribuendo ad allargare l'indagine storica ai problemi economici e sociali.

Fu professore nelle Università di Bari (dal 1910), Trieste e Ca' Foscari di Venezia (1922), dove insegnò fino al termine della carriera, tranne negli anni della forzata messa a riposo durante il fascismo. Fu collaboratore assiduo (negli anni 1911-20, cioè per tutto il periodo in cui visse la rivista) dell'Unità di Salvemini e in seguito di Critica sociale e di vari altri fogli e quotidiani; partecipò vivacemente al dibattito politico ed economico nazionale e in particolare alla campagna antiprotezionista. Nel 1925 fu tra i firmatari del manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce; socialista, conservò tuttavia un'impronta liberale, che si rilevò soprattutto nell'opposizione alle teorie del vecchio e del nuovo nazionalismo economico. Dal 1950 fu socio nazionale dei Lincei.

 

Fondazione Querini Stampalia onlus

Castello 5252, 30122 Venezia

tel 041 2711411 fax 041 2711445

didattica@querinistampalia.org

 

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