
La Città metropolitana comunica che, con un decreto a sua firma, il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro ha approvato in questi giorni il progetto esecutivo per l’intervento di protezione dall’inquinamento delle matrici ambientali nel perimetro del deposito di ceneri di pirite gestito da Veneta Raw Material Srl a Mira.
L’intervento di pulizia della sezione idraulica del fossato di collegamento con il canale Finarda – Mira è finalizzato ad implementare le misure di protezione del sito e consisterà nell’installazione di canalette in calcestruzzo per stabilizzare i fossati e favorire l’impermeabilizzare delle sponde e del fondale: in questo modo sarà regolamentando il flusso delle acque meteoriche impedendo che possano finire nel canale Finarda e verso a Laguna di Venezia.
La pulizia superficiale del fossato che collega i fossati perimetrali del deposito di ceneri al Canale Consortile Finarda prevede delle attività di rimozione del materiale inquinato (rifiuto) e si svilupperà per tutta la lunghezza del fossato (380 m circa) suddivisa in 3 fasi: sfalcio del materiale vegetale, compreso alcuni alberi se necessario; scotico del terreno misto a ceneri presenti sul fondale e delle pareti del fossato fino a terreno naturale con conseguente risezionatura del profilo del fossato; conferimento in siti autorizzati del materiale asportato con qualità di rifiuto. Il cronoprogramma dell’intervento sarà di 17 settimane.
“Grazie a questo decreto a firma del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro c’è un atto concreto che arriva dopo tanti anni e destinato ad un unico obiettivo: quello di garantire la sicurezza ambientale del nostro territorio – è il commento del consigliere delegato metropolitano Paolino D’Anna - Un progetto che da tempo i cittadini attendevano e che dà risposte e soprattutto tutela in maniera certa quell’area inquinata”.
Il deposito di ceneri di pirite si trova in via Bastiette a Mira. Si tratta di rifiuti derivanti dai processi industriali di produzione dell’acido solforico accumulati nel sito fino a metà anni ’90 e che, tra traversie giudiziarie ed amministrative, sono rimasti accumulati sino ad oggi. La Veneto Raw Material, proprietaria delle ceneri, ha adottato le prime misure di emergenza per evitare la dispersione nell’ambiente di ulteriori acque di dilavamento dei cumuli ed attualmente ed ora su, autorizzazione della Città metropolitana e sotto la sorveglianza di tutte le autorità di controllo (Arpav, pompieri, Asl, Regione Veneto, Città Metropolitana stessa ), procederà con questo intervento che consentirà di far cessare alle ceneri di pirite la qualifica di rifiuto ed avviarle come materiale adatto alla produzione industriale.